Biri Biri lo dici al volo. Biri Biri è come una formula magica, un nome piccolo che racchiude la grande passione e la forza di Sara, serigrafa, artigiana, grafica e sarta che ha ricominciato dal 100% fatto a mano.
Ciao Sara, presentati tu ai nostri lettori. Chi sei e che cosa fai?
Sono una serigrafa, un artigiana, una grafica, una creatrice.
La serigrafia per me non è solo una tecnica di stampa, ma un mezzo per esprimere la mia creatività!
Ognuna delle mie creazioni è handmade al 100%, curata in ogni singolo dettaglio in ogni fase della realizzazione. Dalla scelta dei materiali, allo studio delle forme, fino all’uso dei colori e infine serigrafata with so much love.
Ciò che mi rende artigiana oggi, è la passione per questa antica tecnica di stampa che riesce a fondersi con arte, design e comunicazione.
Biri Biri non è solo la mia azienda. E’ una serigrafia artigianale, una piccola bottega dove si personalizzano gadget, dove si può imparare la tecnica di stampa, un marchio di handmade, un luogo accogliente dove socializzare fare due chiacchiere e incontrare altre creatrici, una sartoria dove si realizzano oggetti e abbigliamento tutto rigorosamente handmade.
Mi piace organizzare workshop tematici dove le persone possono imparare a stampare in serigrafia su vari materiali per far conoscere la tecnica di stampa e permettere a tutti di potersi portare a casa una t-shirt, una shopper o un una bellissima stoffa stampata con le proprie mani, con texture create da me o immagini elaborate dai partecipanti.
Una volta al mese Biri Biri unisce le forze con fantastiche creatrici di Torino che si impegnano per creare giornate di stampa e cucito.
In queste occasioni si conoscono nuove persone, si creano legami e si passa una bella giornata tutti insieme.
Come nasce la tua Biri Biri? Perché questo nome?
Biri Biri è un nome giocoso, allegro che riporta alla mia infanzia.
E’ una parola che mi accompagna da tutta una vita, che solo negli ultimi mesi è diventata concreta.
Si ricorda facilmente, ed ogni qual volta la si pronuncia, scappa sempre un sorriso.
Biri Biri è la voglia di rimettersi in gioco dopo un’esperienza lavorativa precedente finita male, è la voglia di rimanere in Italia un Paese in cui sono nata e in cui continuo a crescere, con tanti pregi e tantissimi difetti.
Perché proprio la serigrafia?
Ho frequentato l’istituto di Grafica Albe Steiner a Torino e nel bel mezzo della mia formazione ho partecipato ad un corso di serigrafia; da quel momento in poi mi sono innamorata di questa tecnica.
Dopo la maturità mi sono catapultata nel mondo del lavoro ed ho avuto un’ esperienza imprenditoriale in una serigrafia, conclusasi nel 2014.
Ho dovuto rimboccarmi le maniche e pensare al futuro e, con l’aiuto delle persone che hanno creduto in me, ho aperto un’azienda tutta mia!
Oltre alla serigrafia, utilizzi altre tecniche di stampa o comunque legate all’artigianato e all’handmade? Quanto è importante saper coniugare le diverse tecniche?
Oltre alla serigrafia e alla stampa transfer, mi dedico alla sartoria una tecnica che ho acquisito dopo molto studio e pratica.
Se dovessi spiegare la serigrafia a qualcuno che non ne ha mai sentito parlare, cosa diresti?
E’ stato semplice spiegarlo a dei bambini durante un evento, è quasi come una magia: “Vedi qui c’è il colore sul telaio ora premi forte forte e… magia ecco qui la tua serigrafia!”.
Quando non riesci a spiegare un concetto a parole, meglio spiegarlo coi fatti.
Tecnica serigrafica. Una cosa facile e una difficile da fare. Una che ti esalta e una che ti annoia.
Facilissimo preparare le pellicole, difficile azzeccare il Pantone che il cliente vuole assolutamente.
Mi esalta vedere una texture disegnata da me impressa nel telaio e pronta per la stampa.
Mi annoia la ripetitività in molteplici esemplari.
Cosa fai quando non serigrafi?
Quando non serigrafo, penso a cosa serigrafare nei giorni successivi!
Oltre a gestire la mia vita personale, gestisco ogni fase della mia azienda la burocrazia, la contabilità, gli ordini, i clienti, il magazzino…
Passo molto tempo online alla ricerca di creative e aziende valide con il quale collaborare.
Recentemente oltre ad essere imprenditrice, creativa sono anche diventata co-rappresentante regionale del sito AlittleMarket.it la piattaforma di vendita online dell’handmade.
Quando riesco a staccarmi dalla tecnologia, passo un po’ di tempo nell’orto biologico dei miei genitori e tra insalate, pomodori e zucchine penso a tutto ciò che mi riserva il futuro.
Acqua o Plastisol?
Dipende da cosa si vuole realizzare il cliente, ogni tipo di vernice è adatta ad un tipo di lavorazione.
Cerco di non produrre troppi scarti perché sono attenta al tema della salute e dell’ecologia in campo serigrafico.
Cosa c’è nel tuo laboratorio?
C’è tantissima luce che entra da delle grandi finestre, una macchina da cucire e taglia cuci rigorosamente Singer, una bellissima terrazza dove poter fare una pausa tra una stampa e l’altra.
Le mie piantine grasse e Manichina l’indossatrice di tutte le mie creazioni.
E poi banchi manuali per stampa su stoffa e oggetti, una vasca per telai autocostruita, un bellissimo tavolino in pallet, scaffali con le ruote, in modo da poter montare e smontare tutto in base alle esigenze.
Stoffe, telai e tanta creatività e voglia di fare!
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