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Il banco manuale per serigrafia ideale: ecco come sceglierlo

Il banco manuale per serigrafia ideale

Esistono almeno tre tipi di banchi manuali per stampare in serigrafia. Qui ti aiutiamo a scegliere il modello più adatto al tuo laboratorio.

  • In questo articolo parliamo di:
  • 3 tipi di banchi di stampa manuali
  • Il banco a un colore se vuoi iniziare
  • Stampa su poster e carta: il piano aspirato
  • Stampa serigrafica a più colori: è meglio la giostra

Il banco di stampa, o piano di stampa, è naturalmente l’attrezzatura fondamentale nel laboratorio di serigrafia.
La scelta del piano più adatto al laboratorio deve essere fatta in base a ciò che vorremo stampare: t-shirt, poster artistici, merchandising o oggettistica. Molti banchi di stampa sono versatili, per cui si può stampare senza problemi su diversi tipi di supporto. Tuttavia, è utile fare chiarezza e capire meglio come potersi orientare.

Innanzitutto, i piani di stampa si dividono in due grandi famiglie: manuali e automatici.
In questo articolo ci occuperemo dei banchi manuali per serigrafia, senz’altro i più accessibili per quanto riguarda il costo, e i più semplici da gestire in un laboratorio di serigrafia: occupano meno spazio, non necessitano di impianti elettrici (almeno, nella maggior parte dei casi, come vedremo), sono una buona soluzione per chi vuole iniziare a stampare e a produrre.

3 tipi di banchi di stampa manuali

Quando consigliamo il banco di stampa manuale per allestire un laboratorio di serigrafia, di solito iniziamo dicendo che ne esistono di almeno tre tipi:

– il banco a un colore
– il banco con piano aspirato
– la giostra a uno o più colori.

In realtà, esiste una quarta soluzione, la più semplice e la più economica: le pinze a cerniera.
Le pinze a cerniera sono il banco per serigrafia più essenziale che esista, con meno di 20 euro puoi iniziare a stampare. Sono davvero semplici, di solito le consigliamo nelle scuole, o per chi vuole avvicinarsi a questo mondo: le avviti a un piano di legno rigido, verifichi che siano ben allineate tra loro, inserisci il telaio e stringi le viti a farfalla (attenzione: il telaio dev’essere in legno o in ferro ma di profilo piatto, altrimenti non si riescono ad avvitare), e sei pronto per stampare su t-shirt, poster (sono molto adatte ai poster e alla carta in generale) e shopper. Il piano in legno può essere appoggiato ovunque, su cavalletti rigidi o su un tavolo. Trasportarlo sarà davvero semplice.

Il banco a un colore se vuoi iniziare

Per chi vuole stampare con maggiore precisione e in modo più professionale, esiste il banco entry level per eccellenza: manuale e 1 colore. È una soluzione adatta anche a completare un laboratorio già avviato. È un banco molto versatile e consente di stampare senza problemi su T-shirt e su Shopper (per quanto riguarda il tessuto) oppure su poster e cartone.

Il laboratorio tecnico di CPL Fabbrika ha progettato il Silver StartUp. La tavola di stampa è intercambiabile, bastano pochi gesti per farlo, per cui questo banco può accogliere piani di stampa di diverse dimensioni, in altre parole si può adattare a t-shirt, shopper e fogli di dimensioni diverse.
Inoltre, la pinza porta-telaio è regolabile in altezza: in questo modo è possibile alzarla o abbassarla a piacere, per stampare anche oggetti di diverse dimensioni. Si tratta di un banco di stampa davvero semplice da usare, facile da gestire nel laboratorio e, soprattutto, robusto: è costruito interamente in acciaio e pesa abbastanza per essere solido durante la stampa.

Stampa su poster e carta: il piano aspirato

Un altro tipo di banco di stampa manuale per serigrafia è quello dotato di un piano aspirato.
A che cosa serve? Serve per stampare carta, poster, fogli in generale. La parte superiore del banco è simile a quella di un comune banco manuale: i bracci portatelaio in metallo consentono di alzare e abbassare il telaio.

La differenza con un banco manuale tradizionale è che sotto il piano di stampa è posizionata una ventola che aspira aria, in questo modo il foglio o il cartone restano fermi, fissati al piano. L’aria viene aspirata attraverso una serie di microfori, e la ventola si disattiva automaticamente nel momento in cui alziamo il telaio. In questo modo, è molto agevole sostituire il foglio stampato con il foglio nuovo.
Si tratta di un banco di stampa naturalmente più evoluto e per utilizzarlo è necessaria la corrente elettrica. Questo lo rende meno versatile, ma il vantaggio è stampare su carta, cartone o poster in modo davvero rapido e con grande precisione.

Stampa serigrafica a più colori: è meglio la giostra

La giostra serigrafica è la scelta di molti stampatori, soprattutto quando il laboratorio inizia ad ampliarsi e si deve stampare in modo più rapido e professionale.
Il modello Silver 1.4 Spider che abbiamo ideato in CPL Fabbrika è l’evoluzione del banco Silver Start Up (in acciaio, versatile, solido e non eccessivamente costoso, stiamo parlando di circa mille euro).
La giostra serigrafica serve per stampare a più colori: i modelli più semplici hanno un solo piano di stampa (stazione) e una serie di bracci porta telaio, di solito quattro.
La giostra serigrafica viene utilizzata per stampare su T-shirt, poster, borse/shopper e indumenti di ogni genere.
A che cosa serve avere quattro telai sulla stessa macchina da stampa? Come sai, tutta la serigrafia si basa su una regola semplicissima: un telaio, un colore. Se vuoi stampare un disegno a due colori, avrai bisogno di due telai. Per tre colori, avrai bisogno di tre telai, e così via.

Consiglio >>> quando progetti una grafica, tieni sempre conto del supporto su cui andrai a stampare: se è a sua volta colorato (per esempio una t-shirt nera), potrai adottare soluzioni grafiche per utilizzare il colore del supporto come colore del tuo disegno, in questo modo avrai bisogno di un telaio in meno.

Per cui, quando devi stampare più colori puoi avere un problema: mettere i colori/telai a registro. I colori, infatti, devono sovrapporsi – o affiancarsi – alla perfezione e questo risultato lo puoi ottenere o sul banco entry level a un colore seguendo una serie di trucchi – ma che rallentano i tempi della stampa – oppure utilizzando una macchina in grado di montare più telai contemporaneamente.
In questo modo, il supporto di stampa (maglietta, poster, etc…) resterà fermo sul piano, mentre i telai ruoteranno (per questo si chiama giostra) per essere posizionati e procedere alla stampa.

Di solito, le giostre si dividono in:

giostre serigrafiche da tavolo, sono più economiche e sono semplici da trasportare (la Silver 1.4 Spider è da tavolo, per esempio)
– le giostre dotate di gambe e ruote, di solito sono più pesanti e sono adatte per laboratori più grandi.

Inoltre, esistono giostre di stampa, come le americane Vastex, dette “modulari”: puoi iniziare acquistando uno o due bracci per la stampa di uno o due colori, e nel tempo – man mano che il tuo laboratorio e le tue esigenze crescono – puoi aggiungere bracci di stampa, senza sostituire il “cuore” della giostra. Questa è una soluzione molto versatile e grazie alla quale potrai ottimizzare il tuo budget.

Un altro consiglio utile: fai attenzione alla solidità e al peso del banco stampa. Un buon banco di stampa dev’essere piuttosto pesante, non deve spostarsi o scivolare lungo il tavolo durante le fasi della stampa.

  • Ecco quindi un riassunto dei diversi tipi di banchi manuali per stampare in serigrafia:
  • banco manuale a 1 colore
  • banco manuale a 1 colore e con piano aspirato
  • giostra serigrafica a due o più colori.

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