Cristian, Covolo di Pederobba
La scelta del giusto retino è effettivamente un problema cruciale per tutti i serigrafi, anche perché non esistono formule infallibili per determinare le caratteristiche del retino a partire da presupposti teorici. La soluzione è perciò di tipo empirico, secondo la regola che se una combinazione funziona, allora è giusta.
I parametri di un classico retino geometrico sono:
1) la lineatura (quanti punti per cm)
2) l’inclinazione rispetto alla trama del tessuto del telaio
3) la dimensione
Il parametro 3) è deciso dalle caratteristiche del disegno: a maggiore densità di colore corrisponde maggiore dimensione del retino, e viceversa.
In serigrafia, durante il processo di incisione del telaio, è normale che le densità minori, da 0 al 10-15% di densità, vengano “bruciate” e quindi non rimanga traccia del disegno sul telaio.
Il risultato è che in quelle zone il colore non viene stampato.
Analogamente le densità maggiori, dal 75-80% in su, vengono “bucate” interamente sul telaio, con il risultato che in quelle zone si stampa il colore pieno.
E’ perciò normalmente riconosciuto che in serigrafia si riescano a riprodurre solo densità nell’intervallo tra il 15 e il 75%.
I maghi dell’incisione riescono a recuperare qualche punto in più, ma la sostanza non cambia.
In serigrafia si riescono a riprodurre solo densità nell’intervallo tra il 15 e il 75%.
I parametri 1) e 2) sono invece funzione del numero di fili del telaio. Se non li azzecchiamo abbiamo il brutto effetto moiré. Come ho detto non ci sono formule da applicare, ma solo prove da fare e ogni serigrafo ha trovato le proprie combinazioni che gli risolvono il problema.
Posso darle alcune combinazioni, trovate con prove empiriche, che a noi hanno dato risultati positivi:tela a 55 fili retino a 38 lpi (linee per pollice) inclinato a 61°
– tela a 77 fili retino a 42 lpi inclinato a 61°
– tela a 90 fili retino a 55 lpi inclinato a 61°
– tela a 100 fili retino a 55 lpi inclinato a 35°
– tela a 120 fili retino a 42 lpi inclinato a 61°
Se, invece del classico retino geometrico, si utilizza il retino stocastico (retino con punti di forma irregolare tutti della medesima dimensione e disposti a caso, in cui varia solo la frequenza in funzione della densità), si risolve molto meglio l’effeto moirè e aumenta l’intervallo di riproducibilità dei mezzi toni.
Abbiamo verificato che la dimensione del retino stocastico, espressa in micron, è la seguente:
– tela a 55 fili retino stocastico grande 180 micron
– tela a 77 fili retino stocastico grande 165 micron
– tela a 90 fili retino stocastico grande 140 micron
– tela a 100 fili retino stocastico grande 120 micron
– tela a 120 fili retino stocastico grande 100 micron
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