Vorrei avviare una piccola serigrafia artigianale, sono giovane e con poco danaro (ahimè!) e vorrei qualche consiglio su come partire al meglio coi miei pochi mezzi economici e poco spazio a disposizione.
Vorrei consigli sul luogo da trasformare in studio: oltre ad espositore e banco necessito di qualcos’altro? È indispensabile avere un rubinetto o un tubo per pulire i telai?
Il posto che ho trovato è un sotterraneo, non ho accesso alla rete idrica ed è piccolino (3x3m circa), vorrei capire se può essere quello giusto. Vorrei stampare a due colori su carta e su t-shirt per iniziare.
Giorgio
Un locale di 3×3 metri è sufficiente per organizzare un piccolo laboratorio di serigrafia con un solo addetto, ma sicuramente non è adatto a grandi produzioni.
Il motivo è che in 9 metri quadri riusciamo a disporre gli attrezzi come banco, espositore, piccola vasca di lavaggio, scaffale per i prodotti chimici eventuale termopressa per asciugare, ma non resta molto posto per il materiale da stampare in arrivo, in partenza e in lavorazione.
Un locale di 3×3 metri è sufficiente per organizzare un piccolo laboratorio di serigrafia con un solo addetto, ma sicuramente non è adatto a grandi produzioni.
Il fatto che il suo locale non abbia rete idrica e sistema di scarico suggerisce di dividere le lavorazioni in due parti distinte, da effettuare in due locali diversi:
– pre-stampa (computer grafica, uscita in pellicola, esposizione telaio e sviluppo telaio);
– stampa vera e propria.
In ogni caso è molto opportuno, per semplicità di lavorazione, che la preparazione del telaio e l’esposizione avvengano in prossimità della vasca di sviluppo.
La stampa su carta e su t-shirt consente di non utilizzare inchiostri a base solvente, ma solo a base acqua o Plastisol.
In questo modo diventa meno importante la ventilazione del locale.
Per la carta in particolare si possono usare inchiostri biologici assolutamente innocui che eliminano i problemi connessi alla sicurezza.