Grazie e cordiali saluti, Francesca.
Francesca, Sulmona
Il “telaio” per macchina tampografica è in realtà un fotopolimero montato su una sottile lamina metallica. Lo si incide a partire da una pellicola con emulsione posteriore, tipo “stampa offset”, cioè esattamente il contrario di una pellicola per telai serigrafici, che ha l’emulsione anteriormente. Per impressionare il telaio, che preferiamo chiamare “cliché”, occorre un piccolo bromografo per tampografia, dotato di fonte di luce UV e di vuoto pneumatico. Il più semplice che noi commercializziamo costa 800 euro. Si posa la pellicola sul lato sensibile del cliché (emulsione contro emulsione), si pratica il vuoto e si espone per il tempo necessario. Estratto il cliché, occorre svilupparlo. Alcuni tipi si sviluppano in acqua, altri in alcool. In entrambi i casi, versato il liquido (acqua/alcool) in una bacinella, si immerge il cliché e si sfrega con una apposita spazzola, fino a che non compare l’immagine. Dopo l’asciugatura, si espone ancora alla luce UV per ottenere il completo indurimento.