Stampo in serigrafia con inchiostri UV su Polietilene trattato con primer radicalico ad essiccazione UV. Quando stampo su fondi neri o comunque scuri non riesco ad ottenere i colori gialli o arancio o comunque tenui. Se aumento la quantità di inchiostro per avere più spessore perdo l’aderenza. Cosa mi consigliate? Ci sono in commercio inchiostri che hanno su colori Giallo – Rosso -Arancio una maggiore coprenza?
Antonio, Ascoli Piceno
Di questo problema è nota la causa, ma non è così semplice individuare la soluzione più pratica , efficace e praticabile dal punto di vista economico.
La causa è la diversissima tensione superficiale tra il supporto in polietilene (circa 31-32 DIN) e gli inchiostri UV (circa 40 DIN).
Il problema è poco evidente se lo strato di inchiostro depositato è basso, ma diventa molto avvertibile quando lo strato si alza, come nel caso di inchiostri poco coprenti che vengono stampati in uno strato più spesso.
I primer radicalici non sono i più indicati per gli inchiostri UV; molto meglio i primer idrocarburici, come il Promotore di Adesione Spray.
Per decidere il rimedio più adatto sarebbe interessante conoscere la tensione superficiale del supporto su cui deve stampare; la prova della tensione superficiale si può effettuare con gli appositi “liquidi a tensione conosciuta”, venduti per esempio dalla Ditta Ferrarini e Benelli di Milano.
Possibili soluzioni:
– Fiammare il materiale, anche con un semplice cannello Camping Gas: la tensione superficiale dovrebbe schizzare a circa 40 DIN, quindi diventerebbe compatibile con quella dell’inchiostro UV.
– Trattare il materiale con il Promotore di Adesione Spray citato prima
– Anziché un alto deposito di inchiostro del colore finale, è forse meglio stampare un sottile fondino bianco, e sovrastampare un altrettanto sottile strato del colore finale: il risultato è una coprenza elevata con uno strato complessivo più basso.
– Rinunciare all’inchiostro UV e stampare con un ink a solvente, quale Seriprop o altri, previo trattamento della superficie.
Sono comunque interessato all’evoluzione di questo suo problema e la ringrazio in anticipo, se vorrà informarmi dei futuri risultati. In ogni caso, se ci invierà un campione del materiale su cui stampa, potremo misurarne la tensione superficiale in laboratorio e trovare una possibile soluzione.