Federica, Assemini
Dal punto di vista pratico e operativo un laboratorio serigrafico funzionale dovrebbe avere una superficie non inferiore a 40 metri quadrati; dovrebbe essere facilmente accessibile per il carico e lo scarico di attrezzature e merci; dovrebbe essere luminoso. Un open space si organizza molto più facilmente rispetto a un’area con tramezze.
Naturalmente, in base ai regolamenti locali, le prescrizioni potranno essere più dettagliate.
Per esempio in Italia è fatto assoluto divieto di immettere sostanze inquinanti negli scarichi della fogna; perciò, per poter sviluppare i telai, occorre dotarsi di un impianto di lavaggio a circuito chiuso, con possibilità di depurare, raccogliere e smaltire i liquidi utilizzati.
Per quanto riguarda le attrezzature le occorre sicuramente un banco serigrafico manuale, che potrà essere del tipo a un colore, per stampe su fogli, oppure una giostra a più colori, per stampa su t-shirt e abbigliamento in genere.
A questo proposito la invito a guardare con attenzione le nostre Giostre Modulari Vastex Entry Level.
Si tratta di macchine precise, poco ingombranti, in grado di crescere gradatamente con l’acquisto degli upgrade, proprio perché modulari.
Le occorre sicuramente un essiccatoio a piani alzabili a libro, dove posare ciò che è stato appena stampato, in attesa di essiccazione naturale o di cottura.
Le occorre una termopressa, attrezzo versatile dalle innumerevoli applicazioni.
Per l’incisione dei telai potrà scegliere un espositore UV, dai più piccoli ed economici, che pure funzionano benissimo, ai più grandi e sofisticati.
Dovrà anche prevedere lo spazio per una vasca di lavaggio telai con annesso piccolo impianto di depurazione, se la legge ve lo impone.
Per quanto riguarda gli inchiostri, allo stato attuale dell’arte i meno nocivi sono quelli a base acqua.
Questi inchiostri possono essere applicati sui tessuti naturali , su carta e cartoncino, su legno.
L’industria di vari paesi sta lavorando agli inchiostri plastisol pvc free, ma non abbiamo ancora testato prodotti veramente soddisfacenti. Pensiamo comunque che entro 12 mesi si vedranno progressi notevoli.
Per la stampa su materiali sintetici, come le plastiche di vario genere o su metallo e ceramica sono d’obbligo gli inchiostri a base solvente.
La gamma Quasar, da noi commercializzata, è classificata “Toys”, e perciò a bassissima nocività.