Davide
Per la stampa di soggetti sempre diversi e di cui stampare pochi pezzi le due tecniche su cui orientarsi sono il transfer digitale (per stampanti laser o inkjet) e la sublimazione.
Entrambi hanno vari pro e contro, ad esempio:
Stampa transfer Inkjet:
– basso costo di attrezzature
– stampa su tutti i supporti che resistano alle temperature della termopressa, ma non su supporti rigidi
– nel caso di stampa su tessuti scuri resta lo sfondo bianco
– il ritaglio va fatto a mano o con plotter da taglio
– effetto della stampa “plastico”
– colori molto vividi
– resiste al lavaggio delicato e stiratura dal rovescio
Stampa transfer Laser:
– se ci si attrezza con la stampante con toner bianco si può trasferire praticamente qualsiasi immagine
– stampa su tutti i supporti che resistano alle temperature della termopressa, anche su supporti rigidi
– la carta è autoscontornante e nel caso di stampa su tessuti scuri non rimane lo sfondo bianco, ma chiaramente se si utilizza una stampante senza toner bianco non si potrà trasferire nessuna immagine che contenga colori molto chiari, tendenti al bianco
– non serve ritaglio dell’immagine
– effetto della stampa molto morbida
– resiste al lavaggio delicato e stiratura dal rovescio
Stampa sublimatica:
– attrezzatura più costosa (stampante con appositi inchiostri, forno 3d in caso si debba trasferire l’immagine su tazze o cover o altro che non abbia una superficie piana)
– si può trasferire su qualsiasi tessuto in POLIESTERE (almeno 70%) BIANCO e su qualsiasi supporto rigido BIANCO e in POLIESTERE, o con verniciatura superficiale in poliestere (per sicurezza è sempre meglio utilizzare gadget che nascono già con lo scopo della sublimazione)
– stampe ultra brillanti ed assolutamente indelebili
– resistenza ottima ai lavaggi
In tutti i casi, dovrà dotarsi di carta apposita per la tecnica scelta, e di una termopressa. In caso di cappellini c’è la termopressa per cappellini che serve sia in caso di stampa sublimatica, sia transfer digitale.