Salve, ho qualche dubbio da chiarire. Le pongo la situazione per intera: sto cercando di mettere in piedi un progetto di abbigliamento tshirt serigrafate ricercando, nonostante l’autoproduzione, un’alta qualità delle stampe. Credo che l’inchiostro di cui necessito è quello a base d’acqua in quanto ricerco delle stampe non “plasticose” ma che al tatto facciano parte del tessuto della maglietta stessa. Questo inchiostro (Modatex o sbaglio?) garantisce comunque una elevata qualità e la resistenza ai lavaggi? L’esposizione dell’emulsione è preferibile in UV o normale luce? Il telaio a 77fili (massimo consentito dall’inchiostro ad acqua giusto?) quanto garantisce la stampa dei particolari? Insomma, cosa farebbe al caso mio? (le tshirt saranno principalmente\inizialmente bianche con stampa nera) Aspetto i suoi preziosi consigli.
Federico, Farro
Qualsiasi inchiostro (base acqua o plastisol o a solvente) stampato su tessuti scuri non può non avere una mano consistente, salvo alcuni accorgimenti partisolari.
Per i tessuti scuri l’unico prodotto che da una mano assolutamente morbida è quello a corrosione.
Per una corretta esecuzione dei telai occorre premunirsi di un bromografo o di un tre in uno con luce al neon o (meglio) alogena di buona potenza (almeno 2500 W). Se non si ha a disposizione un bromografo CPL Fabbrika offre servizio di incisione dei telai a partire da file grafici inviati dal cliente.
La scheda tecnica del prodotto che userà le darà anche le indicazioni sul filato più corretto da utilizzare: esistono comunque anche ink a base acqua stampabili con telai a maglia molto fitta (anche 120 fili); il dettaglio si ottiene comunque con una corretta incisione del telaio.
Angelo Barzaghi per CPL Fabbrika