Foto di copertina tratta da: co-hive.com
Buongiorno, vorrei rendere il mio piccolo laboratorio di serigrafia personale il più possibile ecosostenibile.
Potresti consigliarmi quali inchiostri ed emulsione utilizzare per raggiungere il mio scopo?
Simona, Fabriano
L’obiettivo è ammirevole, ma ad oggi gli strumenti a disposizione sono purtroppo limitati.
Per fortuna la normativa in fatto di nocività degli inchiostri è sempre più severa e tutti gli inchiostri in commercio, per forza di cose, sono a norma.
Ma procediamo con ordine:
– Emulsioni: di fatto la quantità di emulsione che durante lo sviluppo si libera dal telaio è veramente modesta. Tuttavia tutte le emulsioni oggi in commercio sono classificate “pericolose” secondo le normative vigenti.
A titolo di esempio le allego le schede di sicurezza delle emulsioni da noi più vendute.
L’alternativa all’uso dell’emulsione, per il serigrafo ambientalista integralista, può essere la maschera autoadesiva da intagliare a plotter e applicare sul telaio.
Ma il risultato è una matrice di stampa piuttosto debole, utilizzabile per un numero modesto di tirature.
Il prodotto utilizzabile è il nostro Mask.
– Inchiostri: come ho detto tutti gli inchiostri sono a norma, ma non per questo sono innocui; anzi, secondo la normativa vigente sono classificati come pericolosi, come le emulsioni, e quindi devono essere trattati e smaltiti con le dovute modalità. A eccezione di un inchiostro: il BioBase.
Si tratta di un prodotto nuovo, con campo di applicazione limitato, in quanto si può utilizzare soltanto su carta, cartone e legno naturale; ma è “davvero” innocuo, tanto che non richiede nemmeno scheda di sicurezza. Infatti è formulato in gran parte con sostanze dedicate all’alimentazione.
Purtroppo, per la stampa su tessuto, bisogna ricorrere agli inchiostri di formulazione classica.