L’espositore ECO, può essere utilizzato per la stampa fotografica, e cioè, per l’impressione di gelatine bicromate su supporti di carta o tela? Siccome mi interesso di antichi processi di stampa, la cosa mi interesserebbe.
Salvatore, Pisa
L’espositore Eco, nella versione standard, emette luce bianca, a cui le carte fotografiche al bromuro di argento sono sensibili. In più, un sistema di pressori in gommapiuma assicura il contatto perfetto tra pellicola negativa e carta fotosensibile.
Perciò, sotto questo aspetto, ci sono i requisiti per la stampa a contatto di materiale fotografico.
Il dubbio riguarda i tempi di esposizione: le quattro luci al neon non si accendono in modo istantaneo, come le lampadine, ma per andare tutte e quattro a regime impiegano da 1 a 2 secondi.
Se il tempo di esposizione richiesto è breve, dell’ordine dei 10 secondi, ciò significa un errore sistematico del 10% che, sulle carte fotografiche, potrebbe essere eccessivo.
Perciò, in sintesi, l’espositore potrebbe andare bene per la sua applicazione, ma a condizione che la sensibilità delle sue carte sia sufficientemente bassa e richieda tempi di esposizione sufficientemente lunghi.