La storia di Valeria è la prova che per riuscire c’è bisogno di provare, sperimentare, fallire mille volte e continuare ad imparare.
Ciao Valeria, presentati tu ai nostri lettori, chi sei e che cosa fai?
Ciao, sono Valeria, titolare della Valery Graphic Art.
Faccio grafica pubblicitaria da molti anni e da cinque ho aperto un’azienda tutta mia. All’inizio, come in ogni attività, è stata dura, sono stata sul punto di mollare, ma mio marito e mia sorella, che sono i pilastri della mia azienda e della mia vita, mi hanno dato la forza per lottare, ed ora eccomi qua.
Quand’è che la serigrafia entra nella tua vita e come nasce la tua Valery Graphic Art?
Mio marito mi sprona a fare sempre di più, all’inizio prendevo prodotti stampati da terzi, poi abbiamo intrapreso la strada del chi fa per sè fa per tre assaporando la serigrafia tra le altre tecniche di stampa e ora siamo diventati bravi!
Amo l’arte, la serigrafia mi aiuta ad esprimere la mia creatività. E’ una soddisfazione vedere i miei disegni impressi nella stoffa. Non ho mai avuto fiducia nelle mie potenzialità, io sono quella del Se e del Ma, però nel mio cammino lavorativo ho incontrato persone che hanno visto in me quello che ancora non riuscivo a vedere.
Quindi come nasce la Valery Graphic Art?
Con la fiducia e la pazienza delle persone che ho incontrato nel mio cammino e mi hanno resa fiera di quella che sono oggi.
Qual è stata la cosa più difficile da fare quando hai cominciato?
Imparare le tecniche di stampa, incidere i telai serigrafici, i clichè tampografici, diluire i colori al punto giusto, usare la giusta inclinazione della racla. Tutto sembra difficile all’inizio, ma se dovessi dare un consiglio a chi comincia a fare questo lavoro, direi che la strada è in salita ma la cosa più importante è non mollare mai!
Utilizzi o hai sperimentato altre tecniche di stampa oltre alla serigrafia? Ne hai una che preferisci?
Faccio stampa digitale, serigrafica, tampografica, transfer e altre tecniche. Non ho un metodo che preferisco più degli altri, per me la cosa essenziale è colorare. Penso che il mondo sia già grigio di suo e noi grafici abbiamo il privilegio di colorarlo.
A cosa pensi quando serigrafi e cosa fai quando non stampi?
Mentre serigrafo mi perdo in un mondo a sé, la stanchezza e i problemi svaniscono e rimane solo un insieme armonico di colori e di odori.
La serigrafia, la stampa manuale sono tecniche artigianali che richiedono cura e attenzione per i dettagli. Credi nell’autoproduzione? Nel valore aggiunto del “fatto a mano”, del “pezzo nico”?
Io sì, ma a volte, purtroppo, i clienti non si rendono conto che un lavoro artigianale non è un semplice oggetto, ma dietro ci sono ore di esperimenti, fallimenti e prove. Questo è proprio quello che rende unico un lavoro fatto a mano.
Acqua o Plastisol?
Ho iniziato con i colori ad acqua, ma ora non riesco a fare a meno del plastisol.
Cosa c’è nel tuo laboratorio?
Tanto disordine, un po’ di musica, un tavolo da biliardo e la mia mascotte Kikko.
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