In pratica si formano dei puntini (come delle bolle d’aria). Come posso risolvere?
Inoltre volevo anche chiedervi se per le stampe a più colori è preferibile utilizzare gli inchiostri vinilici e come posso ottenere le varie tonalità di colore miscelando CMYN.
Marco, Caserta
L’inchiostro più adatto per realizzare i transfer serigrafici è senza alcun dubbio il plastisol.
Difficile dare risposte con così pochi elementi. Potrebbe descrivere il problema specificando tutte le fasi della lavorazione? (tipo e marca di carta – temperatura di pre-asciugamento del transfer – modalità di trasferimento)
Posso anticiparti però che la stampa su transfer (parlo del supporto) va passata in forno ad una temperatura non superiore ai 100-110°, questo perché il plastisol deve “gelificare” e non fondere, pertanto le bolle che rilevi potrebbero essere causate dalla eccessiva temperatura di asciugatura.
Oppure: se i puntini, o bolle d’aria, si formano sulla carta transfer appena stampata, potrebbe dipendere dalla carta transfer che usi, che rifiuta il plastisol.
Mi confermi che è come se l’inchiostro “ritirasse” e lasciasse un buco privo di inchiostro?
Per capire le varie fasi del transfer serigrafico è molto utile il dvd didattico di Angelo Barzaghi
Per quanto poi riguarda le stampe a più colori, se parli di abbigliamento e stampa diretta direi proprio che i vinilici siano i meno adatti. Plastisol tutta la vita, almeno agli inizi, proprio per la sua versatilià e estrema facilità di stampa.
Occhio ai telai che abbiano con il giusto numero di fili; evita, se puoi l’uso di maglie troppo larghe come 43 o 55 fili quando si parla di stampa a più colori.
Ovviamente non è così facile semplificare un discorso così complesso in termini soprattutto di varianti, ma direi che con questi pochi punti essenziali tu possa iniziare quantomeno ad aggiustare il tiro.