Massimiliano, San Marino
La tecnica a corrrosione, come lei dice, consente di ottenere stampe con mano molto morbida, proprio perché riduce il numero delle passate e quindi lo spessore dell’inchiostro.
Noi consigliamo la linea corrosione a base acqua, ma esiste anche in versione plastisol. La corrosione è possibile se e solo se la colorazione del tessuto è corrodibile; è bene quindi, ogni volta, effettuare un test sul materiale specifico su cui intendiamo stampare e, è il caso di dirlo, sul lotto specifico; si è infatti verificato che, specie con tessuti di provenienza orientale, da un lotto all’altro ci siano delle differenze di comportamento.
Il prodotto che noi conosciamo e commercializziamo è il Texprint Discharge, che si divide in Base e Agente Corrodente, da aggiungere alla base in percentuali prescritte, appena prima dell’uso; le invieremo la scheda tecnica al suo indirizzo e-mail.
Si stampa la base, con unito il corrodente, come qualsiasi inchiostro. Si passa la stampa in forno e il corrodente agisce, schiarendo la tintura del tessuto fino a raggiungere la sua colorazione naturale. Aggiungendo a base e corrodente il pigmento concentrato per ink ad acqua, dopo l’esposizione al calore il tessuto assume la colorazione nella tonalità definitiva, se pure pastellata.
E’ possibile effettuare il processo di corrosione in giostra, abbinandolo anche a successive passate in plastisol. La corrosione si completerà successivamente in forno, dopo avere stampato tutti i colori previsti.