Come sottolineo sempre, il forno per i plastisol è indispensabile, ma il tuo ragionamento è giusto dal punto di vista economico, quindi è possibile utilizzare anche la pressa.
Si usa però in questo modo: o si da un’ aciugatura preventiva con un phon industriale per poi fissare il plastisol come si deve sotto pressa usando questo accorgimento:
Mediante l’apposita manopola posta sulla testa della pressa si regola l’altezza della piastra superiore, a leva abbassata, in modo che la sua distanza dalla stampa sia di 2-3 mm, senza schacciarla.
Una volta abbassata la leva completamente, questa azione attiva il timer. La piastra superiore scalda la stampa senza toccarla e questo ci evita di frapporre il foglio di carta da forno tra piastra e stampa fresca.
Per ottenere una buona polimerizzazione si consiglia di impostare una temperatura di 190°C e un tempo di 90 secondi.
Effettuando dei test di lavaggio potrà essere possibile ridurre il tempo fino a 60 secondi.
Non bisogna pressare la stampa da bagnata (piastra a contatto) perchè si rovinerebbe tutto soprattutto stampando con depositi consistenti di inchiostri chiari su fondi scuri.
Per pressarla successivamente a contatto (dopo una prima asciugatura) si utilizza un foglio di poliestere per transfer o, molto più economico, della carta da forno (la trovi nei supermecati anche a prezzi bassi se non di marca): in questo modo si evita di sporcare la piastra e contaminare i lavori successivi: si stacca a freddo per ottenere una stampa consistente e brillante, a caldo per avere una mano più morbida e meno coprente.
Angelo Barzaghi