Loro ci credono. Credono che la serigrafia sia “qualcosa di magico”, qualcosa che appassiona e che, allo stesso tempo, educa tanti ragazzi al lavoro e al gioco di squadra.
Loro si chiamano Andrea e Michele, stampano a Bergamo e ci hanno raccontato che dalla loro parte hanno tantemani.
Ciao Tantemani, vi presentate voi ai nostri lettori? Chi siete e come comincia la vostra avventura? Ma soprattutto, quante mani siete?
Tantemani nasce come laboratorio formativo per ragazzi con diverse abilità cognitive e relazionali all’interno di un centro di formazione professionale. Nell’ultimo anno però, è diventata anche una realtà produttiva a tutti gli effetti, con i suoi sogni e progetti.
Durante l’anno scolastico transitano nel laboratorio diversi ragazzi – circa una ventina – ognuno con obiettivi e motivazioni diverse. Tutti però lavorano con noi, a tante-mani.
Perché proprio la serigrafia?
Perché è quello che più rispecchiava le nostre capacità e interessi: un’attività manuale e artigianale, ma anche digitale, che bene si poteva legare a progetti di carattere artistico e culturale. Rispecchiava i nostri modi d’essere. Ed eccoci qui.
Leggiamo che Tantemani è anche un progetto sociale e organizza laboratori formativi per ragazzi con diverse abilità cognitive e relazionali. Da dove nasce questa vostra attenzione per il sociale e come pensate che la serigrafia possa aiutare i vostri ragazzi?
Diciamo che prima della serigrafia c’era il progetto educativo e formativo per ragazzi disabili, organizzato dalla scuola professionale del Patronato San Vincenzo di Bergamo. Michele faceva il docente in quel progetto (e lo fa tutt’ora). La serigrafia è nata come un piccolo laboratorio scolastico all’interno di quel corso specifico per ragazzi con difficoltà e poca autonomia. E poi si è ingrandita grazie anche ad un finanziamento che la scuola ha ottenuto.
La serigrafia è un lavoro artigianale fatto di compiti via via più complessi che bene si adatta alle diverse capacità dei ragazzi. E’ anche qualcosa di “magico” e questo è fondamentale per far appassionare e motivare questi studenti.
Che cos’è Pigmenti?
Come vi dicevamo, da un anno a questa parte, il laboratorio è diventato anche realtà produttiva con i suoi sogni: ecco, Pigmenti, è uno di questi.
Pigmenti nasce nove mesi fa come progetto per la realizzazione di magliette d’autore ad edizione limitata con un meccanismo on line di preordine e numero minimo di stampa: se e solo se, in 3 settimane, venivano fatti almeno 25 preordini, la maglietta andava in stampa e veniva spedita a casa del cliente in un packaging ad hoc. Pur essendo un progetto giovane, però, è già in fase di crescita e di cambiamenti. Da Settembre Pigmenti diventerà un progetto di residenze artistiche, sviluppando una relazione complessa e virtuosa tra serigrafia, artisti e territorio. Nella stagione 2014/2015 sono previsti interventi di arte pubblica, workshop, happening artistici e tanto altro, grazie a collaborazioni stabili con artisti italiani e internazionali; tutto questo verrà accompagnato da collezioni di magliette d’autore e stampe serigrafiche.
Tecnica serigrafica. Una cosa facile e una difficile da fare. Una che vi esalta e una che vi annoia.
Su questo punto ci è andata bene. Siamo complementari: quello che annoia uno, piace all’altro e viceversa. E quello che è facile per uno, è più complicato per l’altro. Il registro dei telai per Michele è un incubo, per Andrea lo è stendere la gelatina, per esempio. E così per tante altre cose. Quello che ci esalta, ovviamente, sono le belle stampe, quelle che ci regalano l’orgoglio di un prodotto davvero di qualità, artigianale, non algido come le grandi produzioni in serie, ma caldo, umano, in grado di trattenere nell’inchiostro e comunicare il lavoro appassionato che ci sta dietro.
Cosa c’è nel vostro laboratorio?
Troppe cose. Abbiamo un laboratorio piccolo e pieno come un uovo. Abbiamo una giostra a 4 braccia e un piano aspirante 70 cm x 100 cm, un piccolo forno, una cappa flash, un essicatoio, due computer, tre tavoli, un armadio per asciugare i telai, un torchio per l’incisione con relativi 5000W UV, armadi, scrivanie e tutto il materiale in 50 mq.
Date un aggettivo alla serigrafia per ognuno dei cinque sensi. Un colore, un suono, un profumo, un sapore e una consistenza che la descrivano.
Un colore: rosso
Un suono: il suono della falegnameria che abbiamo accanto
Una consistenza: …ci arrendiamo, dobbiamo andare a stampare!
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