Un laboratorio serigrafico nel cuore antico di Genova, due illustratori con pochi capelli in testa, tante idee e la voglia di prendere in mano racla e telaio. Abbiamo intervistato i due di ZeroZerobit per farci raccontare la loro storia.
Ciao Zerozerobit, presentatevi voi ai nostri lettori, chi siete e che cosa fate?
Siamo due ragazzi di Genova che hanno avviato da qualche mese un piccolo laboratorio di serigrafia artigianale.
Come nasce la vostra Zerozerobit e perché avete scelto questo nome? Quanti siete?
ZeroZeroBit nasce quasi per caso due anni fa, dalla nostra passione per la grafica e l’illustrazione.
Siamo in due e il nome è un po’ complesso da spiegare ma nasce da ciò che ci accomuna: la mancanza di capelli e la nostre passioni un po’ nerd.
Perché proprio la serigrafia? E’ una passione o un lavoro?
La serigrafia ci ha sempre affascinato, dopo anni in cui abbiamo commissionato lavori abbiamo deciso di buttarci in prima persona in questo campo. E’ un lavoro in cui cerchiamo di infondere più passione possibile.
Com’è serigrafare nel cuore di Genova?
Burocraticamente parlando è stato un incubo ahahah, ma a livello lavorativo e sociale regala sorprese, stimoli e nuove collaborazioni ogni giorno.
Stampate conto terzi, ma avete anche un progetto di autoproduzione di una linea di t-shirt. Ce lo raccontate?
La linea autoprodotta è stata un po’ la nostra palestra, su cui sperimentare oltre alla tecnica anche idee: uno di noi è un illustratore, per questo motivo lato disegno giochiamo sempre in casa. Inoltre puntiamo molto sulla collaborazione con altri illustratori, genovesi e non, a cui dedichiamo piccoli eventi nel nostro laboratorio.
Cosa preferite serigrafare? Il tessuto o la carta?
Non abbiamo preferenze particolari sui materiali (abbiamo serigrafato anche su legno), ma sicuramente il campo tessile è quello più richiesto e su cui noi dedichiamo maggiore attenzione, almeno attualmente.
Oltre che della fase di stampa, sappiamo che vi occupate anche dell’ideazione e dell’elaborazione grafica.
Qual è il vantaggio di poter gestire l’intero processo di creazione?
Sicuramente è un vantaggio non da poco in quanto ci permette di gestire più facilmente la fase di pre-stampa. Vantaggio enorme anche per i clienti che riescono così a portare su t-shirt le loro idee nel caso gli mancassero i mezzi per realizzarle.
Acqua o Plastisol?
In realtà entrambi a seconda delle esigenze dei clienti, delle tempistiche e soprattutto dell’ambiente, spesso tropicale, del laboratorio.
Cosa c’è nel vostro laboratorio?
Una giostra a 6 colori, un forno, una vasca sviluppo telai, un bromografo autocostruito, un essiccatoio, diversi barattoli di inchiostri aperti, un centinaio di telai impressionati, alcuni oggetti retrò tra cui un giradischi non funzionante con un 45 giri di mazurca variata e infine un angolo con tutta la nostro produzione.
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