Con una matita in mano e tanta buona musica in testa, Viviana riesce a creare magliette che si muovono al ritmo di chi le indossa. Abbiamo parlato con lei di serigrafia, di stampa digitale diretta e del festival dove t-shirt e umani si incontrano.
Ciao Viviana, ci racconti la tua storia? Chi sei e che cosa fai?
Ciao! Sono Viviana Boccardi, per gli amici Vibe, una romana trentenne (o giù di lì) con una grande passione per l’illustrazione, per la musica e il cinema.
Cinque anni or sono ho deciso di coniugarle in un unico hobby, diventato poi un vero e proprio lavoro, illustrando e stampando i miei disegni su t-shirt.
Come nasce il progetto di Enjoy the Silence? Abbiamo una passione per i nomi che date ai vostri laboratori e attività. Tu come lo hai scelto?
Il progetto nasce nel 2010, un anno molto particolare della mia vita.
Passavo le ore ascoltando musica e guardando video su YouTube. Un bel pomeriggio, avevo una matita in mano e un foglio davanti e mi sono ritrovata a fare un ritratto del cantante dei Radiohead e mi sono accorta che era estremamente somigliante!
Ci ho preso gusto e ho proseguito la serie con Damon Albarn, Bjork, De André, John Lennon, Ian Curtis e molti altri. Poi, la decisione di stampare le illustrazioni sulle magliette è arrivata quasi spontaneamente. Perché lasciare un disegno appeso a una parete quando puoi portarlo in giro e mostrarlo?
Il nome Enjoy the Silence dice tutto.
Mi piace l’idea che i musicisti che vediamo danzare, saltare e dimenarsi sul palco vengano impressi su un foglio e che sia la nostra immaginazione a trasformare in performance la singola posa che ho riprodotto.
Ero incerta se scegliere Enjoy the Silence o The Sound of Silence, poi i Depeche Mode hanno avuto la meglio su Simon & Garfunkel!
Come hai incontrato la serigrafia?
La decisione era presa, ero intenzionata come non mai a voler vedere i Gorillaz muoversi sulle t-shirt seguendo il ritmo della camminata di chi le indossava, non bastava far altro che informarsi sui diversi procedimenti di stampa e iniziare!
Provai, prima di tutto, il metodo del transfer ma si dimostrò dispendioso e oltretutto la qualità della stampa e delle prime magliette deludeva ahimè le mie aspettative.
Poi venni a contatto con l’universo della serigrafia. Stampai le prime cento magliette e finalmente entusiasta iniziai a partecipare ai mercatini domenicali della capitale per farmi conoscere.
Hai creato un brand d’abbigliamento tutto italiano che trasferisce sulle magliette le emozioni della musica e del cinema d’autore. Musica, cinema, serigrafia. Secondo te cos’hanno in comune?
Sicuramente la creatività, la manualità e.. ovvio, come in tutte le cose, la passione!
Oltre alla serigrafia, sappiamo che utilizzi anche la tecnica digitale diretta. Come funziona questo tipo di stampa? Che vantaggi ha? Secondo te è possibile integrare la stampa digitale con la serigrafia o sono stampe diverse per scopi differenti?
Esatto. Come ben sappiamo il costo della serigrafia per una singola immagine dipende dal numero di telai da realizzare e ai colori presenti.
Viene utilizzata pertanto quando il numero di capi da stampare è semi-alto, generalmente dai 60 in su, ammortizzando così il costo degli impianti. Ultimamente, la mia attività si concentra e focalizza molto sulle personalizzazioni.
In pratica, disegno e stampo ciò che il cliente mi chiede e vi assicuro che le richieste sono le più disparate! Vanno dalle loro foto scattate durante i concerti a foto di famiglia da illustrare in chiave moderna, o ancora scene di film customizzate a seconda dei gusti del festeggiato (per chi vuol fare un regalo).
Perciò, dovendo stampare per lo più solo una t-shirt alla volta, la stampa digitale ha prevalso sulla serigrafia, in quanto più economica.
Utilizzo una stampa DTG (direct to garement), diretta su tessuto, che funziona proprio come una stampante normale. Il tessuto deve essere rigorosamente di cotone (e per me che scelgo principalmente cotone biologico, è perfetta!) ed è possibile stampare immagini colorate, risaltandone anche le sfumature. Infine, rispetto alla serigrafia, oltre a un discorso economico, ha il vantaggio di essere più veloce (non dovendo preparare i telai) e.. di farti risparmiare sulla pulizia del laboratorio!!!
Sei una bravissima illustratrice. Quanto ti aiuta la passione per il disegno nella tua attività? Cosa ti piace disegnare maggiormente?
Innanzitutto grazie per i complimenti!
La mia passione per il disegno è pari a quella per l’arte in generale. Quindi non mi ritengo principalmente un’illustratrice, ci sono tanti “colleghi” che hanno molta esperienza sul disegno e sulle tecniche di illustrazione e di stampa, ed è per questo che la passione, più che la tecnica, è senza dubbio una delle cose che più mi motiva e mi stimola.
Per quanto riguarda cosa mi piace disegnare maggiormente, non posso negare di avere un debole per i soggetti a sfondo musicale. Mi rilassa anche molto disegnare le città!
Insieme a Claudio Spuri de Il Tatuaggio di Stoffa, un bellissimo blog che vi consigliamo, dedicato alla t-shirt e a tutta la cultura che ci sta intorno, sei ideatrice e organizzatrice di Miteeca – Tshirts meet Humans. Di che cosa si tratta?
Miteeca è il festival italiano dedicato alla t-shirt.
Ha avuto luogo a Roma lo scorso 25 ottobre, presso i locali del Lanificio e vi hanno partecipato più di venti stand tra marchi indipendenti provenienti da tutta Italia, stampatori, service di stampa e appassionati di magliette. Durante la giornata si sono svolti workshop e laboratori di serigrafia, di letterpress, per adulti e bambini, dimostrazioni di stampa digitale, concerti live.
L’evento ha anche ospitato due mostre, l’una di t-shirt originali realizzate da artisti nazionali ed internazionali, l’altra, “Universo T-Shirt”, fatta di magliette di cartone che raffiguravano foto d’epoca e nozioni sulla storia dell’indumento più trasversale e più apprezzato al mondo.
Dopo aver ragionato a lungo con Claudio sulla realizzazione di un evento di questo tipo, ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo catapultati in un mondo tutto nuovo, fatto di ricerca produttori emergenti, di allestimenti di spazi, di ascolti infiniti di musicisti da ospitare, di street art (vedi l’esperimento del T-wall, il primo murales fatto su un muro di magliette) e soprattutto di tante persone che ci hanno supportato e con cui abbiamo collaborato alla grande.
Tutto ciò, puntando su una rete di partnership legate al settore della t-shirt e quindi anche con una grande attenzione ai costi.
Ora vorremmo replicare l’esperienza cercando di far acquisire alla seconda edizione un’importanza maggiore.
Acqua o Plastisol?
Premesso che, come già accennato, prediligo la stampa digitale per i miei disegni, che sono spesso a matita e ricchi di particolari e di sfumature, tra i due preferisco i colori Plastisol.
Cosa c’è nel tuo laboratorio?
Poiché mi appoggio in un negozio a Roma sia per la stampa digitale che per quella serigrafica, il mio laboratorio per ora consiste in un magazzino di magliette e in uno studiolo dove ho tutti gli strumenti per l’illustrazione e la pittura (a volte azzardo qualche dipinto!).
Per approfondire:
Enjoy The Silence sul web >>
Enjoy The Silence su Facebook >>
Miteeca – T-shirts meet Humans>>
Il Tatuaggio di Stoffa di Claudio Spuri >>