Ciao Tommy, chi sei e che cosa fai? Presentati tu ai nostri lettori.
Ciao, sono il co-fondatore di coffeeshirt e aspirante Mastro-serigrafo dal 2011.
Come nasce la Coffeeshirt e perché questo nome? Quanti siete?
Coffeeshirt è un laboratorio serigrafico bucolico nato nel 2009. Inizialmente la nostra attività nacque in circa 20 metri quadri e l’unica cosa di cui ci occupavamo era la stampa digitale diretta su tessuti. Solo successivamente ad un esproprio di uno stabile nei confronti di mio padre, ci siamo trasferiti nell’attuale sede. Il trasferimento ci ha permesso di poter inserire tutta l’attrezzatura necessaria per gestire l’intero processo serigrafico in autonomia. Siamo sempre stati in due, Ariana (una sola n) ed io, Tommy (Tommy non Tommaso). In merito al nome, non ha nessun significato particolare se non l’assonanza con “coffeeshop”, da li coffeeshirt.
Leggiamo che vi occupate di stampa e personalizzazione su diversi supporti per aziende, associazioni e privati. Cosa si aspettano i clienti dai vostri servizi? Cosa vi chiedono maggiormente?
Nella maggior parte di casi si tratta di personalizzazione di t-shirt, felpe, shopper per quanto riguarda il tessile e di poster per quanto riguarda la carta. Abbiamo imparato che l’aspettativa è sempre alta quando si parla di personalizzazione, perciò curiamo particolarmente la fase della progettazione e cerchiamo di coinvolgere i clienti in tutte le fasi del processo. Siamo molto collaborativi e ci entusiasmano le sfide, i nostri clienti non si aspettano un no secco, capita spesso di dover assecondare richieste di lavorazioni che generalmente non facciamo, stampe all-over su t-shirt, foulard o stampe su materiali generalmente meno battuti. Riguardo la clientela è piuttosto varia, la nostra dimensione artigianale ci permettere di approcciare diverse realtà dalla campionatura e stampa per piccoli brand alla personalizzazione di prodotti per l’area promozionale. Sempre più spesso ci chiedono di collaborare in progetti che non hanno come finalità solo il prodotto ma anche il processo di stampa, c’è una grande curiosità per la serigrafia, così abbiamo iniziato a stampare dal vivo nei festival e nelle scuole.
Stampate in serigrafia, ma anche in digitale e ricamo. Quanto conta poter sfruttare più tecniche di stampa, conoscerle e saperle integrare?
Ogni tecnica ha le sue peculiarità e quindi offrire più servizi ci permette di essere flessibili con le richieste dei clienti, il digitale molto spesso è insuperabile sulle piccole se non singole produzioni, il ricamo riesce a valorizzare molto i capi e la serigrafia è in assoluto la tecnica più versatile. Spesso al primo approccio ci chiedono quale sia la tecnica migliore ed è qui che diventa fondamentale la conoscenza, valutiamo in maniera attenta le possibilità delle varie applicazioni senza esclusioni per arrivare alla soluzione migliore perché in fondo quello che conta è il risultato che si vuole ottenere.
Secondo te quale prodotto o quale servizio manca nel mercato della stampa e della serigrafia? Qualcosa che potrebbe facilitare il lavoro di voi serigrafi e che ancora non esiste…
Sto aspettando qualche inchiostro ecocompatibile per il tessile, ma non solo inchiostro, sarebbe interessante riuscire a ridurre l’impatto dell’intero processo.
Cosa vuol dire per te artigianale? La serigrafia fa ancora rima con questa parola?
Il saper fare Artigianale è un’abilità che si acquisisce con il tempo e non è semplicemente sinonimo di lavoro manuale, la stampa serigrafica artigianale è un percorso in continua crescita fatto di studio, impegno e gratificazione, l’abbiamo capito in itinere, all’inizio affidavamo il processo di stampa alla macchina digitale dove il nostro intervento era limitato, successivamente con l’introduzione della serigrafia tutto è cambiato. Nel nostro caso la rima è azzeccata e l’artigianalità è il nostro paradigma, alcuni dei macchinari e strumenti del nostro laboratorio sono auto costruiti. “Fatto a mano e su misura” questo è il nostro approccio.
Cosa vi piace fare quando non serigrafate?
La serigrafia ultimamente occupa anche molto del nostro tempo libero ma quando la forza magnetica del divano non si manifesta ci piace girare per festival, siamo attratti dal trittico musica, arti visive e gastronomia inoltre abbiamo la fortuna di vivere vicino a luoghi bellissimi, quando possiamo carichiamo le nostre mountain bike e approfittiamo della natura che ci circonda dalla riviera del Conero ai Sibillini.
Acqua o Plastisol?
Acqua e Plastisol. Molto dipende dal supporto e dal risultato che vogliamo ottenere (da noi e dal cliente), ma sicuramente preferisco lavorare con inchiostri a base acqua semicoprenti, decisamente meno “faticosi” e specialmente per la mano morbida che restituiscono.
Cosa c’è nel laboratorio di Coffeeshirt?
Coffeeshirt è suddiviso in due spazi, showroom e laboratorio. La parte dell’esposizione è lo spazio in cui sono visionabili molti dei prodotti che offriamo per la personalizzazione, che siano t-shirt felpe o accessori, ma anche punto espositivo di varie produzioni realizzate in collaborazione con artisti e illustratori. Riguardo la parte del retrobottega, la zona “industrializzata” è composta da tutta l’attrezzatura professionale e da diversi “moduli” auto costruiti. Ovviamente non manca la macchina del caffè.