Oggi ci siamo svegliati con Google che ci ricorda che oggi è il 155° anniversario dalla nasciata di Heinrich Rufolf Hertz, fisico tedesco che per primo dimostrò l’esistenza delle onde elettromagnetiche, quelle in grado di emettere onde radio e che lo steso Marconi sfrutterà per il suo telegrafo.
Il 22 febbraio, però, a noi ricorda anche qualcos’altro che ci riguarda più da vicino.
Sono passati 25 anni dalla morte di Andy Warhol, genio della popart americana, pittore, scultore, regista, sceneggaitore cinematografico, pubblicitario, ma soprattuto grande appassionato di serigrafia.
Le sue opere più famose, inutile citare le serigrafie di Marilyn Monroe, Mao, Che Guevara, venivano riprodotte in serie con il suo impianto serigrafico, con colori vivaci e uno stile ispirato alla pubblicità che invadeva l’America del boom economico.
Warhol era convinto che l’arte dovesse essere consumata come qualsiasi altro prodotto. L’arte doveva essere “di massa” e “democratica” come i consumi.
Noi lo ricordiamo come un grande serigrafo.