Maria Giovanna, Ittiri (SS)
conosco bene quel senso di “frustrazione” di cui sei vittima…
Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni i tessuti trattati antipioggia e i nylon in particolare da molto tempo creano grossi problemi per quanto riguarda la personalizzazione e in particolare difettano per quanto riguarda la tenuta delle stampe anche ai più deboli sfregamenti. Da quando il nylon viene prodotto e trattato con spalmature fatte con materiali non chiaramente dichiarati le sue proprietà come tessuto non sono più quelle che dovrebbero essere, per cui gli inchiostri specifici per nylon spesso non riescono a funzionare come dovrebbero proprio per il fatto che l’inchiostro si deposita su una superficie esterna e non sul nylon come dovrebbe essere. Le spalmature per la impermeabilizzazione vengono fatte con prodotti quasi sempre a base di silicone o politene con miscele a dir pocho sospette e questi prodotti, come tutti sappiamo, sono assolutamente idrorepellenti e allo stesso tempo rifiutano qualsiasi materiale venga loro sovrapposto (persino le macchie più ostinate delle pubblicità!). Non c’ è possibilità di aggirare l’ostacolo nemmeno con aggiunta di solventi aggressivi e catalizzare l’inchiostro peggiorerebbe solo le cose.
Eventuali soluzioni:
1_ Potresti provare a diluire l’inchiostro con del diluente molto lento e stampare con un telaio molto molto fitto (120-14o fili) per dare meno spessore possibile all’inchiostro e quindi virtualmente maggiore resistenza (meno c’è da togliere e meno viene tolto…).
2_ Un’altra prova che puoi fare è di bagnare con del solvente (un normalissimo prodotto per la pulizia dei telai) la parte da stampare. se l’appretto steso sul nylon non è completamente penetrato nelle fibre dovresti riuscire a smuoverlo e, una volta evaporato completaemnte, stampare con nk per nylon. Nel caso però bagnando il tessuto con solvente non ci fossero reazioni (se cioè non dovessi vedere comparire macchie o aloni) significa che la sostanza stesa è proprio a base di silicone e niente e nessun tipo di inchiostro terrà mai.
3_ Puoi anche provare a scaldarlo in forno ad una temperatura di 100-120 gradi : questo dovrebbe far smuovere la parte superficiale del prodotto antipioggia: perderebbe comunque il nylon parte delle sue proprietà di impermeabilizzzazione, ma la stampa terrebbe un pochino di più.
4_ L’ultima possibilità è quella che da anni sto adottando anche io e fino ad ora non mi ha tradito: il transfer.
Già, puoi stampare in transfer con telai da 90-77 fili per nylon fini come quelli degli ombrelli e deli k-way o con 55-43 fili per nylon 840 d (borse da calcio & C. per intenderci) con un normale inchiostro per nylon (io addirittura utilizzo spesso anche i plsatisol -una mia mania, ma ormai lo sapete tutti), passarlo nella polvere adesiva subito dopo e farlo asciugare almeno 8-10 ore prima di trasferirlo: in questo modo non sarà più l’inchiostro a doversi occupare dell’adesione al supporto, ma questa azione la eserciterà l’adesivo che già a temperature di 100-110 gradi centigradi per 14-16 secondi con buona pressione entra in azione. Aspetta che si raffreddi il tutto (20-30 secondi) e strappa il foglio dal supporto. Uncico ACCORGIMENTO: prima di trasferire la stampa preriscalda il tessuto (basta una pressata a vuoto per 5-6 secondi) e procedi all’applicazione.
Evita di acquistare troppi prodotti “miracolosi”, ci siamo già passati in tanti da quelle parti: se un ink per nylon di buona qualità non ha adesione e durata significa che non stai stampando su nylon, ma su una superficie che con il nylon non c’entra niente.
Angelo