dovrei stampare su supporto metallico testi e immagini relativi alla comunicazione didattica interna ad un museo.
Il problema è che in questo museo passano centinaia di persone al giorno con una frequanza “tattile” costante, con il risultato di una precoce obsolescenza delle superfici trattate a stampa.
Quali garanzie dà la serigrafia, nel tempo, a fronte dell’usura prodotta dal continua sollecitazione del pubblico?
Esiste la possibilità di certificare una stampa serigrafica contro sfregamenti o altri attriti?
Caliari, Inverigo
A condizione di utilizzare il giusto inchiostro per ogni supporto, la serigrafia dà ottime garanzie di resistenza allo sfregamento, molto superiori rispetto alla stampa digitale o alle lettere in pvc adesivo tagliate a plotter. Se si desidera una resistenza ancora maggiore, è possiible sovraverniciare il supporto, dopo averlo stampato, con vernice protettiva opaca o lucida (questa può essere indifferentemente serigrafata o spruzzata). Nel caso specifico, per supporti metallici, in alluminio o acciaio inox anche preverniciato, consiglio l’inchiostro Quasar Epoxery bicomponente, da noi commercializzato. Asciuga a freddo e raggiunge il massimo indurimento in 72 ore. La superficie deve essere preventivamente sgrassata con apposito solvente, oggi anche in bomboletta spray. A indurimento avvenuto resiste all’abrasione insistente con unghia e agli sfregamenti con varie sostanze chimiche (improbabili nel caso in questione). La scheda tecnica che alleghiamo alla confezione contiene una dettagliata tabella che certifica le resistenze agli sfregamenti con varie sostanze.