Luca, Bologna
Le domande cruciali da porre a queste persone dovrebbero essere:
– al grafico: hai già prodotto selezioni di quadricromia per serigrafia?
– al serigrafo: hai già inciso e sviluppato telai per quadricromia? – Hai già stampato in quadricromia?
Infatti si ottengono meravigliose quadricromie in serigrafia, a condizione di avere notevole esperienza, sia di prestampa, sia di stampa, e di gestire in modo corretto molte e molte variabili.
Per la stampa con telai a 90 fili la lineatura di retino adatta è la 55 lpi, che equivale a circa 21 linee per centimetro.
Le 25 linee applicate potrebbero essere eccessive.
Con valori di lineatura troppo elevati in relazione al tessuto è facile bruciare i bassi toni (sotto il 30%) e bucare i toni alti (sopra il 70%), riducendo così la gamma tonale riproducibile.
In più, se l’esposizione del telaio è stata eccessiva, è difficile aprire il retino durante lo sviluppo; e buchi tappati significano inchiostro che non passa, e quindi effetto slavato della stampa. Sarebbe importante controllare con un lentino, in controluce, se i telai hanno le maglie aperte in corrispondenza delle zone retinate.
Un’altra variabile è la pasta da taglio che si aggiunge all’inchiostro durante la stampa, per correggere i valori cromatici. Di norma si è costretti ad aggiungere pasta da taglio al magenta, per indebolirlo e eliminare le dominanti rossastre. Se si è aggiunta troppa pasta da taglio, il colore risulterà slavato.
In sintesi: se il grafico e il serigrafo ripercorrono le procedure utilizzate, probabilmente riscontreranno qualche errore tra quelli che le ho elencato.