Sono alla ricerca di un locale per avviare una piccola serigrafia. Il locale, per essere a norma, ha bisogno di specifiche strutturali oppure un qualsiasi locale commerciale va bene? Ci vogliono permessi specifici per gettare gli inchiostri, gli stracci per pulire i telai, i barattoli vuoti etc etc?
Raffaele
Effettivamente mettere a norma un laboratorio serigrafico e il processo di produzione non è un’impresa semplice.
Il consiglio è affidarsi alla consulenza di un’associazione artigiana locale (CNA o altro), che ha all’interno gli esperti in grado di dare i giusti consigli.
In linea generale:
– Gli scarti e i rifiuti delle lavorazioni sono considerati rifiuti speciali o pericolosi e devono essere affidati a una ditta di smaltimento. Lo stampatore deve dotarsi di un registro di carico e scarico di questi rifiuti e su questo annotarne tutti i movimenti. Per la corretta classificazione dei rifiuti (ogni tipo di rifiuto ha un suo codice) la ditta di smaltimento potrà dare indicazioni certe.
Gli scarti e i rifiuti delle lavorazioni sono considerati rifiuti speciali o pericolosi.
– Il locale deve garantire la possibilità, per alcune lavorazioni che producono vapori nocivi (inchiostri a base solvente), di essere ventilato: cioè di essere dotato di cappa aspirante, ventola e tubo di scarico che comunica con l’esterno. Per dimensionare questo tipo di impianti occorre un tecnico specializzato.
– Sempre il tecnico specializzato dovrà dire se, in base alla dimensione del locale e al numero di addetti che lavorano all’interno, occorre o non occorre un’uscita di sicurezza.
– Occorrono anche degli estintori (Co2 o polveri) segnalati con appositi cartelli
Questo solo a titolo di esempio, ma l’elenco non è completo.
Come vede gli adempimenti per essere in regola non sono pochi e ripeto il consiglio di affidarsi a un consulente con competenze specifiche.
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