– La pressione di una idropulitrice è perfettamente in grado di rompere la tela di un telaio, specialmente se la tela ha un alto numero di fili (100-120) se l’ugello è stato regolato per un fascio di acqua stretto, se la distanza tra l’ugello e la tela è poca.
– Se il getto d’acqua non arriva a rompere il telaio, può però rovinare facilmente il disegno, in quanto l’emulsione umida è molto delicata, specie in corrispondenza di dettagli fini del disegno.
– Per questo motivo da tempo non usiamo più l’idropulitrice per lo sviluppo dei telai e consigliamo di limitarne l’uso alla fase di recupero del telaio, quando si deve lavare via il prodotto di strippaggio assieme ai residui di emulsione vecchia..
– Per lo sviluppo del telaio consigliamo di usare una gomma con erogatore da giardino, che ha la possibilità di regolare l’ampiezza del getto d’acqua. La pressione dell’acquedotto, che di solito è di almeno 2-3 atmosfere, è sufficiente a rimuovere l’emulsione di un telaio esposto correttamente.
– Un telaio esposto correttamente, con il getto di acqua giusto si sviluppa in due- tre minuti. Se questo non avviene c’è qualcosa da rivedere (pellicola, tempo di esposizione, gelatina scaduta, luce ambiente tropo alta….)
Un telaio esposto correttamente, con il getto di acqua giusto si sviluppa in due- tre minuti. Se questo non avviene c’è qualcosa da rivedere.
– Ai serigrafi che proprio vogliono usare l’idropulitrice raccomandiamo di regolarla con un getto d’acqua allargato e di tenere l’ugello ad almeno 50 cm dal telaio.
– Quando si sviluppa il telaio l’emulsione è bagnata e per questo è molto fragile: non dobbiamo toccarla con nulla: né con le dita, né con la carta lavamani, né con lo straccio di stoffa o la pelle di daino; l’acqua è sufficiente a rimuovere l’emulsione. Naturalmente insistiamo con il getto nelle zone dove i tratti sono più fini e stentano ad aprirsi.
– Addirittura, a telaio sviluppato , è bene eliminare l’acqua dalle maglie aperte del telaio con un getto di aria compressa e non con uno straccio.