Cristiano, Torino
I colori serigrafici adatti a essere inglobati nella terra tramite cottura (primo, secondo o terzo fuoco) sono tutti termofusibili, quindi il telaio serigrafico deve essere scaldato con dispositivi particolari e con attrezzature di tipo industriale. E’ con questo metodo che si stampa abitualmente sulle tazzine da caffé o sui bicchieri in vetro. Sicuramente il metodo non è adatto al serigrafo dilettante o al piccolo artigiano. Esistono inchiostri bicomponenti da stampare a freddo che aderiscono alle superfici maiolicate o cristallinate, e che noi commercializziamo, come , per esempio, il Quasar Epoxery; l’effetto finale è però diverso rispetto alla cottura del decoro, in quanto lo spessore dell’inchiostro stesso genera un effetto rilievo, anche se minimo. Posso però suggerire una soluzione di compromesso: utilizzare la matrice serigrafica per praticare lo spolvero dei colori in polvere che lei normalmente usa per la porcellana. La definizione della matrice serigrafica è molto elevata; si tratta solo di usare un tessuto con un numero di fili adatto al passaggio della giusta quantità di polvere; per un primo test consiglierei 32 fili/cm e 24 fili/cm. Fatto lo spolvero, lei mette in forno come al solito.