Angelo
Come fare quindi per non sbagliare e andare a colpo sicuro? Certo non bastano poche righe per esaurire l’argomento, ma qualche indicazione di base può essere d’aiuto.
Il telaio serigrafico è composto principalmente dalla cornice e da un tessuto trattato con un prodotto fotosensibile opportunamente lavorato: la fotoemulsione o gelatina.
Gli argomenti sono molti e vedremo di trattarli in più interventi: di seguito prendiamo in considerazione la cornice.
Partiamo con ordine:
1_LA SCELTA DELLA CORNICE PIU’ ADATTA
_ quale dimensione di cornice?
Possiamo dire che la dimensione corretta dipende dalla attrezzatura che si utilizza per la stampa, ma in linea di massima dobbiamo sempre tenere presente l’area di stampa che andrà incisa. Prendiamo ad esempio una stampa da realizzare sul fronte di una t-shirt; per la stampa con metodo manuale la proporzione ideale sarebbe una cornice con una superficie interna almeno con un rapporto 3 a 2 rispetto all’immagine da stampare, ad esempio se la stampa deve essere di cm 25 di altezza la cornice ideale dovrà avere una misura interna di almeno 37-40 cm. Gli spazi vuoti alla base e nella parte alta della stampa devono servire come serbatoio di contenimento dell’inchiostro senza correre il rischio di contaminare i bordi del telaio. Inoltre una corsa a vuoto della racla permette al tessuto del telaio di staccarsi correttamente dal supporto di stampa riducendo al minimo l’effetto ventosa, soprattutto stampando aree di dimensioni considerevoli e con inchiostri a bassa viscosità.
_ Conviene utilizzare un telaio molto piccolo per una stampa molto piccola?
La mia risposta è no. Tranne che per lavorazioni specifiche o nel caso in cui la macchina debba montare necessariamente cornici di dimensioni ridotte, la cornice del telaio deve, per così dire, essere “comoda” e quindi non di dimensioni troppo ridotte. A volte si pensa che la scelta di un telaio di piccole dimensioni permetta di risparmiare in termini di costi, ma non è realmente così. Su un telaio di dimensioni maggiori è possibile incidere più soggetti di stampa e in questo modo il costo relativamente più alto verrebbe ammortizzato e ridotto in proporzione in modo significativo, inoltre l’azione di stampa risulta più agevole e veloce.
_ Criteri di scelta
All’inizio si acquistano i telai considerando quasi esclusivamente le dimensioni della stampa da realizzare, senza pensare che, nel tempo, con l’aumentare degli ordini e quindi dei lavori da eseguire anche il numero dei telai aumenta e nasce la necessità di creare un archivio. Questa è un’altra ragione per cui l’acquisto del telaio debba essere ottimizzato e ragionato. Indipendentemente da come un archivio venga impostato (per cliente, per tipologia di lavorazione, per lavoro in ordine alfabetico) i telai dovranno comunque essere risposi in scaffali: questo, anche se può sembrare un’osservazione banale, è un ulteriore criterio per scegliere delle cornici di dimensioni standard. Archiviare telai di misure diverse fa sì che l’archivio diventi disomogeneo, con il rischio di rotture dei tessuti causati dagli spigoli dei telai più grandi appoggiati ai telai più piccoli, telai piccoli che “spariscono” misteriosamente incastrandosi all’interno delle cornici più grandi: la conseguenza di un archivio disordinato è una serie di perdite di tempo per rintracciare il telaio con il rischio di non riuscire a individuarlo ed essere costretti a riprendere le ricerche della pellicola e quindi procedere alla realizzazione di un nuovo telaio, con conseguente ritardo nell’esecuzione del lavoro, della consegna e ovviamente di denaro.
Il consiglio è quindi quello di individuare una o due misure standard e mantenerle, ottimizzando il numero di incisioni su uno stesso telaio, diminuqndo così sia il numero dei tali stessi che il loro costo, in proporzione, in fase di acquisto.
Oovviamente potrà succedere di dover utilizzare dei telai “fuori misura” per lavori particolari, ma questo non deve influire sullo standard dell’organizzazione del vostro archivio.
_Cornice in legno o in metallo?
La risposta non è così semplice e scontata: tecnicamente verrebbe da dire metallo, ma anche questo dipende dal tipo di macchine o attrezzature che si utilizzano e da quale genere di soggetti si debbano stampare. A parità di dimensioni di cornice, quella in metallo ha dei vantaggi rispetto a quella in legno: non assorbe umidità, ha una stabilità alle tensioni maggiore rispetto a quella in legno e quindi consente una tesatura del tessuto con valori più elevati, non assorbe il colore anche durante la pulizia a fine lavoro e permette un numero di ritesature praticamente illimitato.
Una volta scelta la cornice che più si adatta alle esigenze, prenderemo in esame la scelta del tessuto da applicare per far si che le nostre buone idee diventino delle ottime stampe.
continua…