Sono qui a chiederle consiglio a causa dello scarso dettaglio con cui vengono incisi i telai. Ho svolto numerosi tentativi seguendo le indicazioni, del calcolatore di esposizione. Ore le volevo chiedere se all’aumentare dei tempi di esposizione posso raggiungere un sempre maggiore dettaglio.
Ora con 2 neon sto lavorando a circa 20 cm dal telaio, i risultati migliori sono stati ottenuto a circa 3 minuti di esposizione proiettando immagini su acetato. Con carta opaca a circa 6 minuti. Ho notato che per far emergere l’immagine la pressione esercitata con acqua è forse troppo elevata. Nel complesso i risultati di dettaglio non sono soddisfacenti. Ringraziando per il tempo e la cortesia, mi ritrovo a chiederle se i tempi sono circa questi su cui lavorare o se data la sua esperienza i problemi possono essere causati da una cattiva stesura oppure da altri fattori da me non considerati. Salutandola le dico che per me ed i miei amici è un gioco divertente, che spero ci regali qualche bella maglietta, ne verremo a capo?
Cordiali Saluti
marco
Marco
Marco, Valenza
Lo scarso dettaglio del’incisione non dipende né dall’emulsione, né dal tempo di esposizione. Dipende piuttosto dalla perfetta aderenza della pellicola all’emulsione del telaio. Lei non mi specifica se ha un sistema di vuoto per migliorare l’adesione tra pellicola e telaio, ma dalla descrizione dei risultati penso di no.
Sia che lei usi film trasparente, sia che lei usi un foglio di poliestere bimattato, l’immagine deve essere stampata dritta, in modo che il toner o l’inchiostro nero stiano dalla parte di chi legge l’immagine. In questo modo la medesima pelicola viene ribaltata sul telaio, lato stampa, in modo da avere toner/inchiostro contro emulsione del telaio.
A questo punto un sistema di vuoto pneumatico risolverebbe il problema e le darebbe un telaio inciso di qualità professionale. Può trovare un sistema di sottovuoto, completo di sacca e pompa, sul nostro sito alla pagina https://www.cplfabbrika.com/espositori-bromografi.html
In mancanza di questo ,occorre procedere con il solito cristallo posto sopra la pellicola, e se possibile pressato con dei pesi. Il metodo funziona con disegni dalle grandi aree e privi di dettagli sottili. Ma gli eventuali filetti sottili o scritte piccole immancabimente si chiudono, a causa dele luci parassite che si infiltrano tra pellicola ed emulsione del telaio.
Nel caso lei disponga del sistema sottovuoto, la difficoltà nell’aprire i dettagli sottili si evita riducendo di circa il 20% il tempo di esposizione.