Marco, Rosignano Solvay
Per poter realizzare seriamente delle quadricromie occorre conoscere qualche nozione circa gli ambienti di colore, le caratteristiche degli inchiostri che si dovranno utilizzare e una serie di altre informazioni riguardanti l’elaborazione delle immagini finalizzata a questo genere di lavorazione; il discorso diventerebbe molto lungo.
Nulla vieta però di provare con i sistemi che offrono di base tutti i programmi di elaborazione grafica creando comunque delle quadricromie che, a livello amatoriale, offorono sicuramente dei risultati più che accettabili.
Per quanto riguarda la gelatina che può essere incisa senza UV, la definizione da origine a qualche equivoco; in realtà con questa espressione si vuole intendere che è una gelatina facile da incidere anche senza sistemi professionali adeguati (per intenderci con una normalissima lampda alogena da 500 watt o meno si può ottenere delle discrete incisioni o dalla fonte di luce preferita dal nostro amico Mitch, il sole) e che, essendo una fotopolimera pura, non ha bisogno di aggiunta di sensibilizzate (diazo) in quanto presensibilizzata, cioè già attiva e sensibile alla luce.
L’ UV è comunque indispensabile per incidere delle fotoemulsioni, ma in questo caso la quantità che serve dovrebbe essere molto bassa, in sostanza ha una sensibilità alta con una latitudine di posa abbastanza estesa, così da eveitare problemi di sovra e/o sottoesposizione.
Un saluto,
Angelo