Marco, Varese
Quando si incide un telaio serigrafico il problema non è solo la quantità di luce, ma soprattutto la qualità e mi spiego meglio:
l’emissione di luce UV, alla quale le gelatine diazo sono sensibili, ha una lunghezza d’onda compresa tra 340 e 400 nm (nm= nanometro = 1 milionesimo di millimetro)
invece l’emissione della sua lampada alogena da 500 W, che alla vista appare di colore bianco, è di circa 2900 °K e quindi con lunghezza d’onda compresa tra 500 e 600 nm. Il diazo della gelatina non è per niente sensibile a questa lunghezza d’onda, quindi lei potrebbe continuare a esporre per ore e otterrebbe sempre un effetto nullo.
Esistono alcune gelatine di qualità inferiore riguardo a durezza e resistenza alle tirature che paradossalmente sono più “adattabili” a emissioni luminose di diverso spettro, che comprendono lunghezze d’onda prossime alla luce bianca di una normale alogena. Per esempio la Screen Sol RM blu, che noi commercializziamo, ma che non utilizziamo nel servizio d’incisione proprio perché meno resistente.
Quale soluzione? Nell’immediato lei può acquistare una confezione di Screen Sol RM Blu e emulsionare autonomamente il telaio che già possiede, quindi provare a reinciderlo.
Oppure: inviarci il telaio e lo emulsioneremo noi con questa gelatina (lo indichi chiaramente nell’ordine).
Oppure: nell’attesa di acquistare un espositore UV professionale farsi inviare i telai già incisi. Poiché siamo consapevoli che gli espositori professionali hanno prezzi eccessivi rispetto alla possibilità di spesa di chi inizia, abbiamo allo studio una lampada a emissione UV di tipo economico, che ci auguriamo potere commercializzare tra breve. Questa sarebbe la soluzione ai suoi problemi.