jamil, nereto
Se i telai sui quali lei ha usato il solvente sono di metallo smaltato, è certo che non si è sciolta la colla, ma piuttosto il primo strato di smalto blu che protegge il metallo, e di conseguenza ha ceduto la colla. Il problema è noto ed è anche piuttosto articolato; risulta drammatico se i telai vengono lavati in una macchina lavatelai, dove il solvente va a contatto con l’intero telaio, quindi anche con la cornice.
Se il telaio viene invece pulito con il solvente, ma a mano, il più semplice rimedio pratico consiste nel limitare la diffusione del solvente alle parti inchiostrate, e non sottoporre tutto il telaio a una “doccia” di solvente; in questo modo si spreca meno solvente e non si rovina la cornice. Durante la stampa la maggior parte dei serigrafi protegge la cornice dall’inchiostro con una striscia di nastro adesivo, specifico per serigrafia o anche in carta da carrozziere, lungo tutto il perimetro interno; così facendo è sufficiente rimuovere il nastro per avere la cornice pulita.
A titolo informativo le spiego i motivi di tutto questo problema: le cornici serigrafiche sono verniciate di blu con polveri epossidiche e sarebbe sufficiente portare la vernice a cottura a una temperatura di poco superiore per renderla inattaccabile dai solventi. Ma la cornice DEVE essere attaccata e lievemente corrosa dai solventi di cui è composta la colla, che trattiene il tessuto alla cornice. Se il solvente non aggredisse la vernice, la colla non terrebbe. Per questo si cerca un compromesso, cuocendo le polveri epossidiche quel tanto che basta a resistere ai solventi “abbastanza”, ma non “totalmente”.
In sintesi, il rimedio consiste nel bagnare la cornice di solvente il meno possibile e solo se necessario; evitare totalmente di fare ristagnare il solvente all’interno del telaio, contro la cornice, come ho visto fare a certi serigrafi, che lasciavano il telaio montato in macchina, lievemente inclinato, con il solvente all’interno; al mattino il solvente era sul piano di stampa, e la tela staccata.